Alberto Antonini
Arrivò in Ferrari con la fama di 'antipatico' e preceduto dalle voci di un contratto da 40 miliardi di lire all'anno scritto su un foglio protocollo. Provò la sua prima monoposto rossa a fine '95 e chiese subito ai tecnici come avessero fatto a perdere il mondiale. Michael Schumacher era questo, all'inizio della sua avventura italiana: molto più di un pilota già bi-campione del mondo. Era un macigno diretto a rompere gli schemi. Eppure, con la squadra prima, con la nazione poi, nacque un rapporto particolare, che portò alla conquista di cinque titoli mondiali. Ma che successe davvero a Jerez nel 1997, prima della famigerata ruotata a Villeneuve? E perché, due anni dopo, Schumacher si rifiutò all'improvviso di sostituire Massa? Come lavorava, come interagiva con la squadra ai box e nel tempo libero? Questo libro lo racconta al netto dei luoghi comuni che accompagnano, sempre, i grandi protagonisti. Una storia che nasce dalla base, da chi con "Màicol" ci ha lavorato e lo ha adottato nel cuore. Per sempre.