Emiliano Monge
Un uomo si sveglia con una domanda che si ripete nella sua testa ininterrottamente per tre ore: cosa ho sognato? Perché mi sono svegliato chiedendomi chi sono? Tre ore sono il tempo della narrazione di questo romanzo, tre ore di ricordi, di memoria, tre ore che si dilatano nella mente del protagonista e nella percezione del lettore. I ricordi sono istantanee che continuamente si sovrappongono, si mescolano e si intrecciano come nemici che si abbracciano. Fra tutte le immagini che popolano la mente del narratore, quella del fuoco costantemente ritorna a far presagire una tragedia.