Howard Marks
È la primavera del 1995 quando Howard Marks viene rilasciato dopo sette anni di prigione negli Stati Uniti. La data prevista per la libertà è la stessa di Mike Tyson; la differenza è che il pugile ha scontato tre anni per stupro, mentre lui ha solamente "trasportato erbe benefiche da un posto all'altro". Inizia cosi l'autobiografia di uno dei più grandi trafficanti di hashish e marijuana del mondo, ricercato in quattordici paesi e arrestato infine dalla DEA, un uomo dotato di intelligenza e cultura fuori dal comune, capace di gestire relazioni con le più note organizzazioni criminali e terroristiche internazionali ma anche con i servizi segreti britannici e americani. È la storia del figlio di un minatore, nato nel Galles e giunto a laurearsi in fisica al prestigioso Balliol College di Oxford nel pieno degli anni Sessanta. Brillante giovane appassionato di filosofia, Howard si ritrova a fare lo spacciatore quasi per caso, quando si rende conto che, vendendo parte della cannabis acquistata per uso personale, si guadagna ben di più che con il mestiere di insegnante. Nel giro di pochi anni i traffici di Mr Nice - una delle 43 identità fasulle assunte per sfuggire alla cattura - lo portano a organizzare una colossale truffa ai danni delI'IRA, a formare una rock band e organizzare una lunga tournée negli Stati Uniti con gli altoparlanti imbottiti di hashish, a far entrare negli USA quasi trentamila chili di erba; a sposarsi due volte e avere quattro figli.