Rita Monaldi, Francesco Sorti
Monaldi & Sorti ancora una volta rapiscono il lettore in un’avventura dei sensi e della mente.
Mar di Toscana, dicembre 1646.
Una galea militare francese salpa da Livorno e sferza le onde verso il porto di Tolone. A bordo, i più celebri cantanti italiani, convocati a Parigi dal cardinal Mazzarino. Tra loro c’è il ventenne Atto Melani, scortato dal fedele segretario, che cerca di dissuaderlo dall’unica passione vietata ai castrati: amare le donne. Sulla nave viaggia anche uno strano gruppetto di eruditi, uniti da un miraggio comune. Un misterioso monaco li ha messi sulle tracce di un tesoro: i manoscritti di capolavori perduti dell’antica Roma, che tutti cercano da secoli. Ben presto la sorte costringe i passeggeri a rifugiarsi su un’isola in compagnia di pericolosi corsari: italiani convertiti ad Allah. La fame e la sete, le marce tra la boscaglia fangosa alla ricerca di salvezza, e alcuni incontri inquietanti nello spettrale scenario dell’isola esasperano gli animi, mentre enigmatici indizi del misterioso monaco paiono intrecciarsi col fantasma opprimente di un (vero) omicidio perpetrato cinque anni prima a Roma davanti a San Pietro. Una miccia che rinfocola vecchi rancori e accende intrighi e violenze. Cosa c’è dietro al miraggio del tesoro letterario? E quale messaggio formano i fogli con lettere dell’alfabeto che qualcuno ha disseminato ad ogni angolo? Osservatore d’eccezione, il giovanissimo Atto affilerà tra i misteri dell’isola l’arma sottile della dissimulazione.
Monaldi & Sorti ancora una volta rapiscono il lettore in un’avventura dei sensi e della mente. Con un’indagine minuziosa nei misteri della Storia e delle sue verità negate, i due autori strappano la maschera a idoli inviolabili (dall’antica Roma a Galileo, da Aristotele a Platone fino ai rapporti inconfessabili tra Occidente e Islam) sgretolando spietatamente, una dopo l’altra, le nostre certezze.