Giancarlo Governi
Perché si parla ancora oggi di Anna Magnani? Perché è stata l'attrice simbolo del cinema italiano del dopoguerra, della ricostruzione e del riscatto, e una delle più grandi attrici di tutti i tempi, capace di comicità sfrenata e drammaticità profonda. E poi perché ha incarnato come nessun'altra la donna italiana, le sue passioni e le sue lotte. Di lei, da oltre mezzo secolo, abbiamo nella mente, negli occhi e nel cuore quella corsa di parata dietro il camion tedesco, la caduta terribile che metteva fine al suo personaggio più famoso, ma anche la risata irridente, canzonatoria, gioiosa: la risata di Nannarella. Questa biografia, ricca di documenti e testimonianze, narra i suoi amori drammatici, esclusivi e travolgenti; i dolori laceranti, le gioie sfrenate, le improvvise voglie di giocare e l'amaro disincanto. La sua vita fuori dagli schemi ne fa un emblema, un personaggio di transizione fra la donna subalterna e la donna liberata; e i personaggi di transizione, proprio perché portano entro di loro tutte le contraddizioni, sono sempre i più interessanti, i più vivi, i più veri.