Michele Serio
Un opinionista d'assalto si cimenta in un corpo a corpo senza esclusione di colpi con la straordinaria vita quotidiana di una città unica al mondo. Egli vaga per vicoli e ospedali, botteghe e luoghi di svago, paesi infestati dalla camorra, antichi cimiteri e moderni siti internet, tavole di palcoscenico e marciapiedi insanguinati, incontrando gente d'ogni tipo –lavavetri e fanciulle in fiore, ladri d'auto, pornostar, intellettuali e fanatici di Totò, disoccupati, artisti di vario genere, contrabbandieri, turisti e rapinatori, falsi testimoni, teatranti –, senza esitare a mettersi ogni volta in discussione. Riesce così a scrivere, quasi involontariamente, un manuale di sopravvivenza che è anche un documento umanissimo sull'arte di arrangiarsi. Articoli, reportage e ritratti al fulmicotone tratteggiano l'affresco di un popolo la cui vitalità si manifesta in modo a volte incantevole, a volte inquietante. Nel luogo dove niente è come sembra, tutto diventa possibile, anche uno stile di vita, tutto sommato, ineguagliabile. Serio è un narratore-giornalista napoletano che ha scelto di rimanere nella sua città e di raccontarla senza pregiudizi. Egli non si affida a documenti ufficiali né a colloqui con personaggi pubblici, ma solo alla sua capacità di interpretare gli umori della strada. L'unico interlocutore possibile, per lui, è il lettore comune che, peraltro, nel corso degli anni ha manifestato nei suoi confronti un interesse costante. Forse perché lo considera, più che un giornalista, un compagno di avventure. Introduzione di Antonio Ghirelli.