Raffaele La Capria
In questa autobiografia letteraria Raffaele La Capria, uno dei maestri della narrativa italiana del Novecento, parla di letteratura e vita, dedicando un capitolo a ciascuno dei suoi libri e all'epoca in cui furono scritti. Ripercorrendo sessant'anni di produzione letteraria, La Capria riflette sulle sue intenzioni e sui tentativi, sulle motivazioni e sulle giustificazioni, sulle cose fatte e su quelle rimpiante: dagli esordi di "Un giorno d'impazienza" al successo internazionale ottenuto con "Ferito a morte", consacrato dal Premio Strega nel 1961; dal romanzo rifiutato, "Amore e psiche", ai numerosi scritti saggistici in cui, con leggerezza e curiosità, racconta la letteratura, la sua città, se stesso. "Novant'anni d'impazienza" è la nuova edizione di "Cinquant'anni di false partenze" e comprende anche i saggi riferiti alle opere pubblicate dopo il 2002, completando questo lungo "romanzo involontario", lirico e malinconico, narrato con la profonda levità dello "stile dell'anatra" e con la precisione di un tuffo ben riuscito. Introduzione di Raffaele Manica.