Lidia Azzolini
Prosegue con questo volume, dedicato alle dimore patrizie dell'Ottocento, la collana sugli edifici storici di Cremona. Attraverso un accurato lavoro d'archivio, Lidia Azzolini fa luce sulla storia dei più importanti palazzi della città e delle nobili famiglie cui si deve la loro costruzione e decorazione. Dal suo studio risulta che le suggestioni culturali derivate dall'illuminismo francese e dalla conseguente corrente neoclassica furono accolte a Cremona con grande spirito di razionalità e condussero alla costruzione di edifici dallo stile semplice e imponente, concepiti in funzione della molteplicità dei ruoli che il palazzo e la famiglia dovevano sostenere. Tanto i committenti quanto gli architetti conoscevano l'importanza della funzione culturale che erano chiamati a svolgere. Per questo venivano impiegati i migliori pittori, decoratori e stuccatori, in un programma decorativo che doveva esprimere lusso, armonia e semplicità.