Olivier Adam
Di giorno seppellisce sconosciuti per conto di un'impresa di pompe funebri, di sera si allena in una palestra di periferia dove le speranze sono scandite solo dal ritmo dei pugni dati e ricevuti. Perso in un mondo inferiore fatto di legami spezzati dalla morte o dalla vita, il giovane pugile Antoine non riesce a dare un senso alla propria esistenza né col corpo, che si abbandona sempre più agli eccessi dell'alcol, né col cuore, incapace di amare se non per slanci goffi o sottilmente torbidi, né con la mente, persa in un caledoscopio di ricordi d'infanzia sempre più sgranati e distanti. Incassa più colpi di quanti ne metta a segno, Antoine, e incassa male: ma la vita non è un ring, e l'avversario che cerca di metterlo a terra nel ko finale non ha intenzione di concedergli i dieci secondi regolamentari per rialzarsi.