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EDIZIONI ABOCA

Quanto siano salutari i bagni sia per conservare la salute, sia per curare i morbi. Dialogo contro i nuovi medici

Giovanni Francesco Brancaleoni

  • Genere: Terapie alternative
  • Listino: € 9.75
  • Collana: Vetera Remedia
  • Data Uscita: 12/12/2017
  • Pagine: 160
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788895642031

Nel '500 un contributo a favore del termalismo fu portato dal medico Giovanni Francesco Brancaleone, con il libro Quanto siano salutari i bagni, che la competenza e la passione di Leonardo Colapinto, noto storico della medicina, hanno tolto dall'oblìo e dall'anonimato in fondo agli scaffali della Biblioteca Vaticana. Nel Rinascimento tutta l'igiene presenta innovazioni ed un incremento notevole: quella personale è abbastanza curata; venivano usati saponi profumati ed il bagno nella vasca era pratica comune anche per fini terapeutici per diverse malattie. In questo periodo, i medici italiani ponevano molta fiducia nella validità terapeutica dei bagni sia caldi che freddi, primo fra tutti Giovanni Francesco Brancaleone che si sforzò, scrive il De Renzi, " di raccogliere tutte le prove e di riunire molti fatti e molte autorità per provare il vantaggio che si era tratto dagli antichi e che poteva darsi dal ragionato uso dei bagni sia come mezzo igienico sia come mezzo terapeutico". In un suo trattato del 1535, De Balneis quam salubri sint tum ad sanitate tuendam, tum ad morbos curandos, del quale Aboca Edizioni nel suo Quanto siano salutari i bagni ne propone la traduzione, Giovanni Francesco Brancaleone si oppone decisamente all'uso dei purganti che erano alla base della terapia del tempo, evidenziando l'utilità dei bagni in moltissime infermità tra le quali anche le febbri intermittenti e le affezioni sifilitiche. Giovanni Francesco Brancaleone con la sua opera fu senza dubbio un precursore e gli va riconosciuto il merito di aver avviato uno studio sistematico sull'uso curativo dei bagni, aprendo così la strada alla moderna idroterapia.