Alice Vincent
Da bambina Alice Vincent adorava la libertà, la pace, la bellezza che si respiravano nel giardino del nonno. Vent'anni dopo, ripensando a quei momenti nel minuscolo appartamento nel sud di Londra dove vive, l'infanzia in quel giardino sembra un sogno lontano. Quando, senza preavviso, si ritrova sradicata, con il cuore spezzato, costretta a vivere con la valigia in mano e il bisogno di un rifugio da chiamare casa, Alice inizia a piantare dei semi, a crescere piante in vaso, a coltivare rampicanti sui davanzali, a riempire ogni angolo della casa e del balcone di verde. E allo sbocciare di ogni petalo, al germogliare di ogni fogliolina, piano piano si sente rifiorire. In un suggestivo memoir in cui la storia della botanica si fonde con l'autobiografia, Alice Vincent racconta con uno stile immediato e coinvolgente come riscoprire una passione sopita per le piante e i fiori l'abbia aiutata a ritrovare se stessa. Perché a volte fare spazio dentro di noi a ciò che sta fuori ci permette di mantenere l'equilibrio in un mondo che corre troppo in fretta.