Mostafa Mastur
Tornare ad Ahvaz o rimanere a Tehran? Dopo la laurea il giovane Hany non ha un dubbio. Tanti soldi, ottimo cibo e belle ragazze, queste sono le sue priorità, e tanto gli basta per far pendere l'ago della bilancia verso la realtà cosmopolita della capitale. Qui però la vita non è facile, per potersi mantenere deve accontentarsi di quel poco che guadagna dando lezioni di fisica, e una volta lasciato il dormitorio dell'università l'unica possibilità che gli resta è dividere una cantina con due ragazzi, Karim Giogiò e Morad Sormè. Il primo coinvolto in affari di ogni tipo, leciti e non leciti, il secondo sempre immerso in bizzarre riflessioni esistenziali. Ma Hany non rimpiange mai la sua scelta, soprattutto dopo aver incontrato la bella Parastù. Il suo è un amore fulmineo e bruciante, come bruciante è il rifiuto di lei: "L'amore è essenzialmente fragile e passeggero, e una vita costruita sull'amore non può che essere una vita fragile." Così, davanti al rischio di perdere la donna che ama, Hany impazzisce, l'ossessione lo travolge. Parastù deve essere sua... a tutti i costi.