Henry David Thoreau
Una passeggiata d’inverno, tradotto da Tommaso Pincio e arricchito dalle suggestive illustrazioni in bianco e nero di Rocco Lombardi, include i testi Una passeggiata d’inverno e Camminare
Nei recessi della foresta, mentre il vento scrolla la neve dagli alberi e dopo esserci lasciati alle spalle le uniche tracce umane presenti in questa grande solitudine, scopriamo nelle nostre meditazioni una varietà maggiore rispetto ai pensieri che formuliamo in città. Le cinciallegre e i picchi muratori ispirano il consorzio umano più di statisti e filosofi ai quali potremo anche rivolgerci ma solo per trovare in loro una compagnia più volgare. In questa forra solitaria, con il torrente che ne drena le pendici, il ghiaccio rugoso e i cristalli di ogni colore, gli abeti rossi che svettano su entrambi i lati, l’acqua invasa da giunchi e resti di avena selvatica, le nostre vite sono più serene e degne di contemplazione.
Il primo è un inno al paesaggio invernale, alla sua purezza e alla sua quiete, e alla sensazione di ritrovarsi dopo una lunga camminata nel calore e nell’intimità della casa. Una scrittura vivida, evocativa, ricca di immagini del mondo naturale ricoperto dalla neve, durante la stagione più fredda. In Camminare, si esalta la bellezza di un’immersione totale e assoluta nella natura attraverso la quale l’uomo ritrova il contatto con la sua essenza più selvaggia, quella sorgente di vitalità spirituale metodicamente prosciugata dalla nostra civiltà sedentaria. Così, in questi testi, all’andatura di una passeggiata tra i boschi si susseguono divagazioni filosofiche e osservazioni puntuali, prima su tutte l’anelito a integrarsi, a essere profondamente parte del paesaggio naturale e a conoscere se stessi recuperando un rapporto più profondo con la natura.