Antoine B. Daniel
Zenobia, regina di Palmira, in Siria, nel cuore delle province orientali dell'impero romano. Ogni volta che si parla di lei è per un prodigio. Prima la storia della stella alla sua nascita e della sorgente nel deserto, poi la morte e la ricomparsa. E adesso, bellissima come nessuna nella sua corazza rossa di guerriera, è riuscita a piegare Shapur, l'invincibile re dei Persiani. Lo ha fatto per difendere la sua città ma anche la supremazia di Roma sui territori orientali. Lo ha fatto tacitando un dolore e un segreto, un amore che si chiamava Schwaad e ora Simone. Per lui, ha mantenuto la promessa: nessun uomo l'ha più toccata, neppure il marito, il suo re. Ma "l'impero è un albero troppo vecchio con radici marce e rami troppo lunghi": è la stagione dei tradimenti e del caos. È il tempo degli assassini. Si leveranno ovunque lamenti di cordoglio e i figli uccideranno i padri. Dei romani non ci si può più fidare. Per salvare Palmira occorre portare guerra a coloro ai quali un tempo si è giurato lealtà. La libertà di Palmira impone a Zenobia, la basilissa, di diventare Augusta. È di nuovo guerra tra Oriente e Occidente. A Milano, intanto, il generale Lucio Domizio Aureliano ha realizzato la predizione ed è diventato imperatore. Ma un nuovo Augustus e la promessa di una confermata alleanza placheranno l'ira di Zenobia? E la follia di Ulpia, la moglie che ad Aureliano non può dare un erede, troverà pace nella nuova religione che dalla Palestina si sta diffondendo ovunque?