Robert Seethaler
Finalista al Booker International Prize 2016. Vincitore del Premio Bottari Lattes Grinzane 2016.
La vita semplice di un uomo, la crudezza del Novecento.
«La magnifica storia di un orfano incapace di venire a patti con la modernità.» - Corriere della Sera
«Il romanzo di un'esistenza... uno dei libri più significativi della narrativa di lingua tedesca.» - Il Manifesto
«Un uomo semplice e la sua vita. Ogni scena, quasi ogni pagina dicono l'ineluttabile: la leggerezza di una vita che sfugge. Un crescendo di consapevolezza che trova un perfetto contrappunto nell'indifferente bellezza del mondo.» - D-la Repubblica delle donne
Andreas Egger è ancora un bambino quando, in un giorno dei primi anni del Novecento, dopo che la tisi si è portata via sua madre, viene trasferito in un borgo tra i monti dell'Austria, e affidato a un contadino che lo bastona a tal punto che nella sua gamba destra ogni cosa va fuori posto. Dagli anni crudeli della sua infanzia impara che è inutile gridare o esultare per chi, come lui, vive tra la quiete e la bellezza della natura e la brutalità degli uomini. Meglio ubbidire semplicemente in silenzio al proprio destino. Apprende così dapprima il mestiere di bracciante e poi di contadino, e alla fine entra a far parte della Bittermann & Figli, l'azienda incaricata di costruire una funivia e mutare per sempre il volto della valle. È "la gigantesca macchina chiamata Progresso", gli dicono. Ma a lui queste cose non interessano. Soltanto una cosa gli sta a cuore: mettere piede nell'osteria del paese e incrociare lo sguardo di Marie Reisenbacher, la ragazza dai capelli biondi e la pelle rosea che lavora lì ai tavoli, e che un giorno gli ha procurato "un dolore sottile vicino al cuore" sfiorandogli appena il braccio.