Ayahuasca. Dall’Amazzonia all’Italia

In lingua quechua ayahuasca significa letteralmente “liana degli spiriti” o “liana dei morti”.  Si tratta di una bevanda a base di piante amazzoniche (tra cui la liana Banisteriopsis caapi) che viene usata nelle cerimonie sciamaniche, per indurre stati di visione o per scopi rituali e terapeutici. Pensate, dunque, all’ayahuasca come un tramite, un mezzo, che connette il mondo ordinario con quello degli spiriti e degli antenati nelle culture indigene dell’Amazzonia.

L’ayahuasca ha, dunque, origini antichissime, ma al giorno d’oggi viene assunta in quattro principali contesti: tradizionale, che coinvolge decine di gruppi nativi in Amazzonia occidentale e intorno al bacino del fiume Orinoco; mestizo, derivato da sistemi sciamanici, ma influenzato dall’attività missionaria cristiana; sincretico, legato allo sviluppo di movimenti religiosi sincretici come il Santo Daime; Infine, cerimoniale, che con l’emergere delle pratiche New Age si è diffuso anche in Nord America, Europa e Australia.

Parallelamente, il crescente interesse per la sostanza psicotropa ha attirato sempre più l’attenzione della scienza, che si chiede quali siano le possibili applicazioni terapeutiche.

Naturalmente, il fenomeno coinvolge anche il nostro paese e Ayahuasca. Dall’Amazzonia all’Italia, pubblicato da Shake e scritto da Giorgio Samorini, uno dei maggiori etnobotanici europei, è il primo libro che affronta la questione in questi termini.

Samorini, infatti, ha raccolto una serie di saggi scritti da studiosi e studiose italiane di differenti discipline – medicina, psichiatria, etnobotanica, psicologia e chimica – per riflettere sul ruolo che l’ayahuasca sta avendo nella cultura e nella società italiana.

In queste pagine si parla dunque dell’impiego tradizionale dell’ayahuasca in Amazzonia, ma viene anche raccontata la storia italiana della sostanza, di cui si ritrovano tracce nella documentazione fin dall’Ottocento. Non mancano approfondimenti sulla diffusione del Santo Daime in Italia e analisi, a partire dai dati, dei risultati terapeutici su pazienti che nell’ayahuasca hanno trovato un valido strumento risolutorio dei conflitti psicologici che erano alla base di dipendenze patologiche.

Di tutto questo, ne parlerà lo stesso Giorgio Samorini giovedì 22 aprile alle ore 18, in diretta sulla pagina Facebook di LibreriaShake, durante la presentazione di Ayahuasca dall’Amazzonia all’Italia. A discutere con l’etnobotanico ci saranno Ornella Corazza, ricercatrice nel campo delle dipendenze, Walter Menozzi, responsabile del centro per la ricerca spirituale Stella Azzurra, gli psichiatri Antonio Metastasio e Leonardo Montecchi e la psicologa Annalisa Valeri. A coordinare, Raf Valvola Scelsi di Shake.