Bilù

Bilù si è persa. È atterrata sulla Terra con la sua astronave. Ha le orecchie flosce e tre occhietti svegli. Nessuna creatura terrestre sembra assomigliarle o parlare la sua lingua. Qualcuna nemmeno si ferma ad ascoltarla. Bilù si sente sola, confusa e vorrebbe soltanto fare amicizia.

Alexis Deacon, stimato illustratore inserito da «Booktrust» tra i migliori dieci illustratori dell’ultima decade, ha scritto Bilù ispirandosi a una sua vicenda personale. Come racconta in questa intervista, si era appena trasferito da solo in una grande città.

Nelle pagine di questo toccante albo illustrato, appena pubblicato da Editrice il Castoro, racconta il profondo senso di spaesamento di chi, trovandosi in un luogo estraneo, non può fare a meno di percepire l’ostilità del prossimo. Ma anche la consapevolezza che l’empatia e la gentilezza possano, in qualche modo, lasciare il segno e cambiare le cose.

 

 

 

 

Deacon segue Bilù nel suo vagabondare alla ricerca della madre, in questo mondo bizzarro e caotico. Bilù prova a comunicare con dei conigli, si unisce a una cucciolata di cagnolini addormentanti in un cesto, si mette a giocare con bambine e bambini durante la ricreazione. Ogni volta, gli adulti allontanano Bilù, che si ritrova di nuovo sola.

Tornata dalla sua famiglia, l’adorabile aliena racconterà ai genitori di questa strana avventura, serbando nel cuore un po’ di tristezza per coloro che l’hanno allontanata, ma il dolce ricordo di chi l’ha capita e accettata.

Si tratta di un libro per l’infanzia semplice, ma di grandissimo impatto emotivo, consigliato dai 3 anni in su ma adatto a qualsiasi età. Persino gli adulti si troveranno a commuoversi davanti a queste tavole essenziali ma estremamente evocative, che mettono al centro sempre la tenera Bilù. Illustrazioni in cui, dal grigiore dell’ambientazione umana, emergono macchie di colore quasi fossero esplosioni di speranza per il futuro. Un piccolo capolavoro, che diventerà un grande classico, ne siamo certi.