Butter

Una ciotola di riso bianco bollito, un goccio di salsa di soia e abbondante burro salato.
Questa è la semplice combinazione che Manako Kaiji, rinchiusa in carcere per aver portato alla morte tre uomini, suggerisce a Rika, giovane giornalista d’inchiesta per una nota rivista maschile giapponese. Pochi ingredienti che, cucinati a dovere, portano Rika ad addentrarsi sempre di più nel mondo della serial killer.
Dopo svariati tentativi e approcci, la giornalista è riuscita finalmente a strappare un’intervista esclusiva alla donna più chiacchierata del momento, ma c’è una sola condizione: non si dovrà mai parlare dei fatti avvenuti, solo ed esclusivamente di cucina, la vera e unica passione di Manako Kaiji.
Così, tra viaggi alla scoperta di aziende casearie locali e ramen consumati in locali angusti alle tre di notte, Rika si addentra nei meandri della vita trascorsa da Manako all’insegna dell’amore per il cibo, primo tra tutti il burro: un morbido e saporito ricordo della sua infanzia vissuta nella campagna giapponese.
Proprio il burro è il fil rouge di tutta la narrazione: fin dal titolo e dalla copertina , capiamo quanto questo elemento sia fondamentale tanto per la protagonista, quanto per l’intervistata.
Così, tra un susseguirsi di lezioni di cucina in Maison francesi di altissimo livello e cene in ristoranti stellati, Rika riesce a ricostruire la storia di Manako Kaiji, condannata alla reclusione per la sospetta morte di tre uomini a lei legati sentimentalmente. Per tutto il libro cibo e sentimenti, scorrono fluviali, travolgendo la giornalista, che vede la propria vita prendere una strada diversa. Manipolata da Manako, anche Rika, come le vittime della donna, finisce in una rete di menzogne e raggiri che la porteranno ad aumentare di peso in una società nella quale la magrezza è la norma e dove una donna in carriera, indipendente e padrona di sé non risulta rientrare nei canoni.
Butter di Asako Yuzuki, edito da HarperCollins Italia, nasconde dietro una storia vera , ispirata alla killer di Konkatsu, la critica a una società ossessionata dalla forma fisica, il tutto ambientato in un Giappone misogino in cui le donne devono sempre compiacere gli uomini e mai sé stesse.
Che Rika e Manako non siano così diverse? Tutto sarà deciso dalla realizzazione di un tacchino ripieno.