Cani di paglia nell’universo

Nell’antica Cina, in occasione delle cerimonie funebri, si utilizzavano i 刍狗 (chú gǒu), cani fatti di paglia come offerte sacrificali. Addobbati e trattati con grande rispetto, questi simulacri venivano calpestati e bruciati al termine della celebrazione. Il significato di questa cerimonia è da ricercare nell’essenza della Natura stessa: essa non è cattiva né tantomeno benevola verso le sue creature; ne intreccia pazientemente i fili (proprio come quelli dei cani di paglia), dà loro una forma, le riveste riccamente e le sostiene, ma alla fine le riporta con indifferenza a uno stato di non-essere.

“I cani di paglia li facevano i nostri antenati per i sacrifici. I cani veri costavano troppo, quindi usavano quelli di paglia. Un cane di paglia era un sacrificio apprezzato, ma dopo veniva bruciato o gettato via. Buono o cattivo, cielo e terra non accordano e non negano il proprio favore. Ai loro occhi, è tutto uguale. Siamo tutti cani di paglia.”

Intorno a questo concetto fondamentale nella cultura cinese si sviluppa il romanzo di esordio di Ye Chun, edito da Neri Pozza.
Cani di paglia nell’universo non è solo un romanzo di narrativa storica, ma una potente analisi di un capitolo nascosto della storia americana: il libro ci trasporta nell’implacabile west Americano del XIX secolo, dove incontriamo un operaio ferroviario cinese e la sua giovane figlia, venduti come schiavi. Attraverso i loro occhi assistiamo alle brutali realtà della vita degli immigrati, alla lotta incessante per la sopravvivenza e al barlume di speranza che si rifiuta di spegnersi.
In definitiva, quello di Ye Chun è più di un semplice romanzo: è una dura critica del lato oscuro di una nazione costruita su sogni e sfruttamento, raccontato con estrema sapienza attraverso la storia di Sixiang, la giovane bambina protagonista del libro.
Tutto inizia con una tremenda inondazione che colpisce il villaggio natale di Sixiang, si sviluppa intorno alla costante lotta per sopravvivere alla potenza dell’acqua, elemento che rimane vicino alla bambina anche durante la lunga traversata che deve affrontare per raggiungere Montagna d’Oro, la terra dell’abbondanza e della ricchezza, dove l’attende una nuova famiglia.
Cani di paglia nell’universo è un invito ad addentrarsi nel passato, a confrontarsi con verità scomode, a celebrare lo spirito umano che resiste a difficoltà inimmaginabili.