di Luca Bonifacio
Come funziona la critica? Bella domanda, ma ancor più bella se la risposta la troviamo nella raccolta di scritti e interventi di James Wood, edita da minimum fax, e intitolata proprio Come funziona la critica. Dopo Come funzionano i romanzi, il testo raccoglie qui saggi monografici e recensioni che il professore di critica letteraria ad Harvard ha scritto per testate come New Republic, New Yorker e London Review of Books, e che arricchiscono la collana “Filigrana”, dedicata al dietro le quinte della scrittura, della letteratura e dell’editoria.
La raccolta traduce allora la vita di chi si è confrontato direttamente con il testo e le loro camere segrete, quindi con la storia della letteratura più o meno recente. Infatti ci insegna come leggere romanzi e poesie attraverso triplici occhi, facendoci diventare “flaubertiani pensatori” con la testa di un Edmund Wilson: da Elena Ferrante al lavoro sui personaggi di Tolstoj, dal misticismo di Virginia Woolf all’impero dei segni di Joseph Roth, dalla vacuità di Paul Auster al silenzio di W.G. Sebald, possiamo leggere i capitoli secondo il nostro esclusivo interesse, scoprendo non solo meandri che non avevamo visto, ma voglia di affrontare da capo un mondo chiamato letteratura.
Perché da buon decostruzionista, Wood analizza il subconscio che tradisce i testi – a loro insaputa – come farebbe Freud con un umano in carne e ossa e pieno di lapsus.
Wood ci parla quindi di narrativa scendendo dal piedistallo, facendo critica in chiave giornalistica col gusto del recensore onesto, rivolgendosi a tutti e mostrandoci allo stesso tempo i divari – e le negligenze – che esistono anche nel mondo accademico.
È insomma una lezione di critica vera e propria quella che ci presenta, ma dandoci la possibilità di seguirla come se leggessimo un inserto culturale il sabato mattina. La critica diventa così “avventurosa condivisione” tra autore e lettore, dove chi la professa non si scorda mai di essere un tramite, un testimone, un entusiasta. E dove la narrativa torna a essere vissuta come cosa immersa nel quotidiano, tangibile nella sua materialità.
Wood non ci dà quindi solo una possibile chiave di lettura, ma direttamente tutto il chiavistello di un mondo di lettere. Perché mentre passiamo in rassegna la storia della letteratura, il professore ci insegna come produrre un saggio-recensione, che in quanto tale deve essere vivo e vivace, deve ri-scrivere il mondo tornando a uno “stato di innocenza”: non deve parlare di un libro ma “attraverso” il libro.
Il principio che vige è allora categoricamente musicale, perché per far apprezzare una musica non bisogna farla ascoltare, piuttosto “risuonarla al pianoforte”. E perché il “peso” di una frase divide la letteratura da ciò che non lo è, proprio in favore del suo essere, come ricorda il professore, “conquista fragilissima”. Serve allora porsi una domanda: “qual è la posta in gioco di questo passaggio?”.
Come funziona la critica
James Wood
MINIMUM FAX
VAI AL LIBRO- Genere:
- Listino:
- € 16.00
- Collana:
- Data Uscita:
- 25/08/2023
- Pagine:
- 0
- Lingua:
- EAN:
- 9788833894843