Fermammo persino il vento è un libro che parla della resistenza e dell’antifascismo, ma esplora itinerari diversi da quelli ai quali la letteratura classica ci ha abituato. Il volume curato da Marco Codebò e Domenico Gallo, appena pubblicato da Shake, raccoglie infatti una serie di racconti poco noti, ma di immensa importanza storica, letteraria e umana. L’intento è quello di dare risalto a questa letteratura partigiana sommersa e spesso dimenticata.
Alcuni dei racconti inclusi nell’antologia sono stati pubblicati quando ancora al Nord infuriava la guerra, molti sono apparsi su riviste e mai ripresi in altre pubblicazioni.
Inclusi in Fermammo persino il vento, dunque, troviamo testi di Alba De Céspedes, Vasco Pratolini, Renata Viganò, Angelo del Boca, Corrado Alvaro, Saverio Tutino, Paolo Murialdi, Elio Vittorini, Sibilla Aleramo, Pompeo Colajanni, Gino De Sanctis, Toti Scialoja, Luciano Bolis, Antonio Meluschi, Anna Banti e altre persone che alla militanza sul campo affiancarono l’attività letteraria.
Si tratta di una raccolta capace di innovare il canone della narrativa partigiana e allargarlo a diverse voci ed esperienze. Perché, come scrivono i curatori nell’introduzione di Fermammo persino il vento, per autrici e autori raccolti in questo libro la parola scritta è essa stessa stata «terreno di lotta e resistenza».
Lo dimostra la quantità di pagine di diari, riflessioni e resoconti prodotti in questi anni. Una mole gigantesca di testimonianze che hanno circolato grazie all’attività dei giornali partigiani. E testimoniare, come ricordare, è un po’ la parola chiave di questo libro che ci immerge in un periodo così importante per la nostra storia.
L’antologia, per comodità di lettura, si presenta divisa in aree tematiche. Il primo capitolo, Pensare la resistenza. I giorni di «Mercurio», si apre con un testo di Alba de Céspedes, fondatrice della rivista letteraria nata a maggio del 1944. Si tratta di una premessa fondamentale, tanto alla rivista quanto a questo volume pubblicato da Shake. Un documento preziosissimo che riflette proprio sulla forza delle parole come strumento di lotta e delle singole esperienze. «La storia è fatta di particolari, dell’apporto minimo che ciascuno ha recato, del granello di fede, di speranza, di rischio, di tenacia che ciascuno ha bruciato» scrive de Céspedes.
Fermammo persino il vento si chiude con due capitoli di particolare interesse. La sezione Donne tra guerra e Resistenza è dedicata al racconto resistenziale femminile, per far luce sulla realtà delle 35000 partigiane che presero parte alla lotta in una società patriarcale e di stampo rurale.
L’ultimo capitolo tratta invece di Amore e amicizia. Una conclusione volta, forse, a sottolineare la profonda dimensione personale della raccolta. Proprio in queste pagine vengono trattate anche esperienze del vissuto partigiano finora rimaste fuori dal canone della Resistenza, come, per esempio, l’attrazione omosessuale fra i combattenti.
Il risultato è un bellissimo libro polifonico, autentico ed emozionante, ma soprattutto necessario per alimentare la memoria, difenderla dagli attacchi del tempo e preservarla.
Fermammo persino il vento. Racconti e letteratura di partigiani
Domenico Gallo, Marco Codebò
SHAKE SOC. COOP.
VAI AL LIBRO- Genere:
- Contemporanea
- Listino:
- € 16.00
- Collana:
- Universale
- Data Uscita:
- 06/05/2021
- Pagine:
- 240
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9791280214096