Non solo genio della musica, ma anche filosofo, regista e pittore. Una personalità poliedrica, mentore di moltissimi giovani musicisti. Autore di decine di dischi indimenticabili, venduti in milioni di copie: tra i primi, L’era del Cinghiale Bianco e Patriots. Stiamo ovviamente parlando di Franco Battiato.
In molti si sono interrogati sui suoi testi, non sempre riuscendo a venirne a capo, fitti com’erano di continui riferimenti a filosofia e letteratura, campi che il cantautore siciliano maneggiava alla perfezione.
Il suo panorama musicale è intriso di figure importanti, da Mr Gurdjieff e Mewlana Jalaluddin Rumi a René Guénon, Rajineesh, Cristo e Alejandro Jodorowsky. Volendo decifrare e comprendere la sua scrittura fitta di citazioni e carica di simbologia, sarà quindi meglio affidarsi a una guida esperta.
Franco Battiato. Niente è come sembra. Simbologia nei testi, scritto da Guido Guerrera, edito da Verdechiaro Edizioni, svela il mondo di simboli e riferimenti “franchiani”, dando a ogni sua parola e a ognuna delle sue note significati nuovi e comprensibili anche a chi le parole del cantautore le ha sempre reputate “astruse” quando non prive di senso.
Così, di pagina in pagina, si fa conoscenza con Battiato donna, prete di campagna, mercenario e padre di famiglia. Battiato uccello che vola tra le nuvole. Battiato che viaggia con Dioniso su un carro guidato da tigri nello spirito della musica e della danza, fino ad ammirare “la grazia innaturale di Nijinskij”, i balletti russi e il teatro indiano del kathakali.
E ancora, Battiato zingaro degli zingari del deserto, danzatore al ritmo di sette ottavi tra le coppie di anziani nelle balere estive dell’Irlanda del nord.
E, poi, sulla melodia dell’Era del Cinghiale Bianco, ci si imbatte nell’età dell’oro degli antichi popoli celti del periodo precedente ai romani, che altro non è che l’era della conoscenza spirituale incarnata dal suo stesso simbolo, il cinghiale bianco del titolo. E la famosa signora che “signora vende corpi astrali” di Magic Shop? Parole in libertà? Macché, il rimando è a Gurdjieff, secondo cui un corpo astrale è “un corpo composto da elementi del mondo planetario che può sopravvivere alla morte del corpo fisico”.
I messaggi in codice sono moltissimi e spesso assai sottili. Come in Arabian Song, dove Battiato intona una frase apparentemente incomprensibile, “La mia parte assente si identificava con l’umidità”, eppure dal significato molto nitido se si è letto qualcosa sul concetto di “identificazione” presentissimo in P. D. Ouspensky, filosofo e mistico russo tra l’Ottocento e il Novecento.
Un omaggio del genere Franco Battiato lo meritava perché, acrobata del senso e maestro della contaminazione, ci ha lasciato un’eredità eccezionale capace di superare le correnti gravitazionali e di traversare la vita oltre la morte per farci tendere, insieme a lui, verso l’eternità.
Franco Battiato. Niente è come sembra. Simbologia nei testi
Guerrera Guido G.
VERDECHIARO EDIZIONI
VAI AL LIBRO- Genere:
- Musica e danza
- Listino:
- € 18.00
- Collana:
- Spiritualità
- Data Uscita:
- 23/09/2021
- Pagine:
- 192
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788866234333