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Il circo

Charlie Chaplin

Oggi non vi consigliamo un libro. O almeno, non solo. Il nostro è forse più un invito alla visione. No, nemmeno. È un invito a immergevi totalmente nell’«avventura stessa del cinema, il mistero del cinema, espressi da un attore comico di circo». Non sono naturalmente parole nostre, ma di Federico Fellini, che amava follemente il grande capolavoro di cui vi stiamo parlando: Il circo di Charlie Chaplin.

Nel film, Charlot è un disoccupato inseguito da un poliziotto che trova rifugio in un circo, diventa involontariamente un clown e si innamora della figlia del padrone, tra gag irresistibili, riflessioni sulla condizione di artista e sulla vita stessa e sequenze che hanno fatto la Storia del Cinema. Una tra tutte? La scena in cui Charlot che cammina sulla corda assediato dalle scimmie. E come in molte opere di Chaplin, tragico e comico convivono in un equilibrio perfetto.

Beh, si dà il caso che Edizioni Cineteca di Bologna abbia appena pubblicato un’imperdibile nuova versione restaurata di Il circo, presentata con le musiche originali composte da Chaplin per la riedizione del 1969. I dvd di cui si compone questa edizione sono accompagnata da un preziosissimo booklet curato da Cecilia Cenciarelli ed  Elena Correra.

Nel libro, accanto a un’antologia critica, sono raccolti altri contributi inediti dedicati ai diversi aspetti della pellicola,  tra quali alcune letture critiche di Peter von Bagh e gli approfondimenti di Jim Lochner sulle musiche originali, nonché testi sulla storia del circo e il suo rapporto con il cinema. Completa il volume il racconto della genesi creativa del film nel ricordo dell’interprete, giornalista e amico di Chaplin Harry Crocker.

Perché Il circo, forse uno dei film più riusciti di Chaplin, è noto anche per la sua storia produttiva travagliata, la più sofferta della sua carriera. Ebbe l’idea all’inizio del 1920 e iniziò la lavorazione nel 1925. Tuttavia, i tempi si allungarono per alcune vicissitudini sul set (apparecchiature danneggiate, negativi inservibili, pioggia, bufere e incendi negli studi) e questioni legate alla vita privata dell’artista. Il film rischiò persino di non arrivare mai sugli schermi a causa delle diatribe legali collegate al difficile divorzio di Chaplin con la moglie Lita Grey.

Uscì finalmente nel 1928 e gli valse un Oscar nella prima edizione del premio, ma ci volle molto tempo prima che Charlie Chaplin si riappiccicasse con Il circo, componendo la colonna sonora che trovate proprio in questa bellissima edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna.