Il dominio e l’arte della resistenza

Da Elèuthera editrice arriva la nuova edizione di Il dominio e l’arte della resistenza. I «verbali segreti» dietro la storia ufficiale di James C. Scott, docente di Scienze Politiche e Antropologia all’Università di Yale.

Scott si è dedicato a lungo allo studio delle società agricole e senza stato del sud-est asiatico, approfondendo le strategie di auto-organizzazione. Il dominio e l’arte della resistenza nasce, appunto, dal tentativo di comprendere le relazioni di classe createsi in un villaggio malese.

Nel portare avanti la sua ricerca, l’accademico si era accorto che le testimonianze su passaggi di proprietà, salari, considerazione sociale e cambiamenti tecnologici erano spesso contraddittorie. Venivano influenzate dalle relazioni interne. Da queste premesse, Scott ha impostato questo studio sull’infrapolitica dei «senza potere», ovvero sulle strategie di insubordinazione messe tradizionalmente in atto al di fuori dell’ambito politico (potete leggere qui la prefazione del libro).

Ma cosa sono quei “verbali segreti” citati nel sottotitolo del libro e che lo studioso legge dietro i comportamenti codificati tra dominanti e dominati? Sono i discorsi di resistenza al potere che avvengono dietro le quinte, da contrapporsi ai ruoli interpretati sulla scena (“verbali pubblici”) da potenti e subalterni.

Si tratta, dunque, di relazioni conflittuali, che James C. Scott esplora attraverso molteplici esempi tratti dalla letteratura, dalla storia e dall’etnologia, proponendo un’analisi inedita delle relazioni di potere. Questo fa di Il dominio e l’arte della resistenza un libro fondamentale per comprendere concetti quali subordinazione, resistenza, egemonia e rivolta.