Maggio 1934, il giovane Georges Simenon salpa con una goletta per una crociera attraverso il Mediterraneo. Imbarco a Porquerolles, paradiso dei velisti, rotta per la Tunisia, tappe all’Isola d’Elba, Messina, Siracusa, Malta. Intanto, va da sé, ne approfitta per scrivere dei lunghi reportage per il settimanale Marianne. Simenon naviga, guarda, raccoglie storie che poi racconta nei suoi articoli (e magari recupererà anni dopo per i suoi romanzi), e scatta anche fotografie. Navigli e approdi, marinai e suonatori ambulanti, giovani pescivendole carine quanto austere e pescatori baffuti, piccole berbere su rive esotiche e vecchie in hijab (ma forse è Messina). È così che nasce Il Mediterraneo in barca, con il quale Adelphi inaugura una serie di volumi dedicati ai reportage del Grande Belga. E in premio per il fortunato lettore, una succulenta postfazione firmata da Matteo Codignola.