Il Mereghetti. Dizionario dei film 2021

Da quasi trent’anni, implacabile e inimitabile, con i primi freddi arriva “il Mereghetti”: regesto sommo, Bibbia autorevole e umorale della cinefilia. Autorevole in quanto umorale. Sì, perché il Mereghetti, Paolo Mereghetti e la sua banda, oltre a raccontarci tutto di tutti i film, non sacrifica all’enciclopedismo la critica, il gusto e a volte, perché no, le idiosincrasie del suo demiurgo. Chi si infili nelle 6680 pagine del “mostro” non lo fa solo perché cerca un’informazione, ma aderisce a una visione del mondo e del cinema, laddove il mondo risulta una sottofunzione, un pallido epifenomeno, un arrancante succedaneo, il triste lompo di quel sontuoso caviale che chiamiamo cinema.

Chi apre l’immane scrigno, pubblicato come dalla prima edizione da Baldini+Castoldi, lo fa per perdersi in cerca di personalissime madeleine e irrecuperabili Rosebud, per appoggiarsi trionfante a un giudizio confermativo o soccombere allo scorno di una valutazione discordante dalla propria, per perdersi di scheda in rimando, di sorpresa in scoperta.

Arrivati alla tredicesima edizione, quindi, eccole, anche quest’anno, attesissime, le quasi settemila pagine, con le loro 40.000 schede, i 60 percorsi tematici, le 30.000 voci del preziosissimo indice dei titoli originali e gli altrettanto preziosi indici degli attori (50.000 voci) e dei registi (12.000 voci). La cineteca di Babele non è mai stata così affollata.