L‘Internet delle cose (in inglese Internet of Things) sembra un concetto uscito da una storia di fantascienza. Una di quelle in cui non esiste più separazione tra il mondo digitale e reale. Ricordate Minority Report, il film di Steven Spielberg liberamente tratto dal racconto di Philip K. Dick?
Ricordate come persone, sistemi, dispositivi erano strettamente connessi gli uni agli altri, tanto da cancellare totalmente il confine tra vita online o offline? Attraverso il riconoscimento dell’iride era possibile identificare e rintracciare chiunque, in un mondo di ologrammi pubblicitari personalizzati e ogni tipo di tecno-gadget sempre connesso.
L’espressione Internet of Things riguarda l’estensione di Internet al mondo concreto. Descrive oggetti fisici che presentano sensori, software e altre tecnologie, permettendo lo scambio dei dati con altri dispositivi, sistemi su Internet o altre comunicazioni reti.
In realtà l‘Internet delle cose non è fantascienza. È già qui, negli oggetti che popolano il nostro quotidiano. Quasi tutto è collegato, non solo cellulari, computer e tablet, ma anche automobili, elettrodomestici, sistemi d’allarme, serrature, monitor cardiaci. Lo sono persino i sistemi biologici, quando coinvolgono tecnologie indossabili, dispositivi di identificazione e sistemi di monitoraggio medico.
«La digitalizzazione degli oggetti materiali implica problemi di privacy che eclissano le preoccupazioni relative alla divulgazione di informazioni tramite i social media» scrive Laura DeNardis, professoressa alla American University di Washington e tra le più autorevoli voci sul tema della governance di Internet.
Il suo saggio, Internet in ogni cosa, appena pubblicato da Luiss University Press, parla di questo. Ovvero di come il controllo dell’infrastruttura cyberfisica rappresenti oggi una forma di potere. Sono, infatti, tante le conseguenze potenzialmente distruttive di questa dissoluzione del confine tra online e offline. Il libro cerca di fare luce su questo aspetto con grande concretezza, evitando catastrofismi ma sottolineando con forza le diverse problematiche.
In questi casi, la raccolta dei dati può essere una pratica con un impatto forse più ampio rispetto a quella di – giusto per fare due esempi noti – Facebook e Google. Pensate solo a quali informazioni si possano desumere dalle attività quotidiane interne della vostra “smart home”?
Internet in ogni cosa non vuole solo fare luce sul fenomeno, ma analizzare le implicazioni socio-economiche, i modelli di business e governance e pensare a una nuova politica informatica e tecnologica che tenga conto di questa nuova realtà cyberfisica, ma che metta al centro i diritti personali delle persone.
Internet in ogni cosa
Laura DeNardis
VAI AL LIBRO- Genere:
- Scienze sociali
- Listino:
- € 26.00
- Collana:
- Intempo
- Data Uscita:
- 02/09/2021
- Pagine:
- 194
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788861056527