It Takes Blood And Guts

It Takes Blood And Guts/To Be This Cool But I’m Still Just A Cliché (Ci vogliono sangue e coraggio per essere così cool, ma sono ancora solo un cliché), cantava Skin nel 1995, nell’album “Paranoid & Sunburnt” degli Skunk Anansie. La canzone parlava della difficoltà di conciliare l’idea che ha di sé l’artista con l’immagine pubblica, del sacrificare tutto per la propria arte e finire per essere vista come un prodotto, un cliché.

Skin, però, non è mai stata un cliché. È stata e continua a essere un’icona: leader carismatica di una band che ha venduto milioni di dischi venduti in tutto il mondo, solista di successo, autrice e perfomer straordinaria, attivista. Per essere tutto questo, ci vogliono sangue e coraggio. Forse è per questo che ha scelto proprio questo verso per dare il titolo alla sua autobiografia, scritta in collaborazione con la giornalista musicale e accademica Lucy O’Brien, buona amica della cantante dal 1995.

It Takes Blood And Guts (Solferino)ripercorre con passione e onestà la sua storia. Nata nella classe operaia di Brixton nel 1967 da genitori giamaicani, Skin racconta l’infanzia difficile, la formazione degli Skunk Anansie nei maleodoranti retrobottega dei pub londinesi degli anni ’90, il successo conquistato con il duro lavoro.

Parla delle importanti battaglie politiche e sociali che ha sempre combattuto, attraverso la propria musica e gesti concreti: dall’ativismo a sostegno dei diritti LGBTQ+, già ai tempi dei primi coming out, a quello a favore dei giovani richiedenti asilo, fino ad arrivare alla sua campagna contro la mutilazione genitale femminile.

La vita vissuta da Skin e affidata alle pagine di It Takes Blood And Guts sembra proprio come la sua musica: politica e femminista. Prima l’abbiamo chiamata “icona”, ma nel leggere questo libro si capisce che lei non si sente così. Un’icona è qualcosa di immobile e sacro. Skin è un persona in continuo movimento. Una donna nera, bisessuale, proveniente dalla classe operaia, che ha combattuto la povertà e il pregiudizio con l’arte. Non un’icona, ma un esempio.