Avete presenti le yiddish mame cantate con terrore e raccapriccio da generazioni di comici, cabarettisti, scrittori, da Woody Allen a Moni Ovadia? Sciocchezzuole da principianti se paragonate alle mamme siciliane, risibili nullità al confronto con la specifica sicilian mame raccontata da Alberto Milazzo nel suo La morale del centrino (SEM).
La sicilian mame, nella specifica variante di Manon, debordante protagonista del romanzo, è quasi irraccontabile nella sua furia accuditivo ricattatoria, nella sua etica a dir poco agghiacciante, nella sua religiosità barocca, pagana e fondamentalmente mefistofelica, nella sua irresistibile vocazione al melodramma (pensava si chiamasse Manon per caso?). Diciamocelo, a raccontare Manon può farcela solo un figlio, il figlio. E solo dopo un interminabile, forse mai terminato, quasi certamente impossibile processo di emancipazione.