Il vicequestore Andrea Castelli potrebbe il essere il protagonista perfetto di una nuova stagione di True Detective. Un uomo difficile da decifrare, che al metodo preferisce l’istinto.
Ombroso, scostante, inquieto, confuso e affetto da una sindrome bipolare che spesso gli impedisce di lavorare con lucidità, ma capace di guizzi intuitivi come nessun altro. E come in una stagione di True Detective, in La pelle del lupo (Edizioni del Capricorno – La metà oscura) Castelli si troverà a indagare su una storia decisamente macabra.
Tutto inizia con una pelle di un camoscio appesa in pieno centro a Torino, tra i rami di un platano in corso Stati Uniti, e con una serie di cadaveri mutilati abbandonati nei boschi della collina torinese.
Come tutto questo sia collegato alle antiche leggende popolari sui diavoli delle Valli di Lanzo e all’omicidio di una ragazza bellissima sulle montagne piemontesi avvenuto anni prima, sta proprio a Castelli scoprirlo. L’indagine lo porterà dalle Alpi fino al Vaticano, a frugare tra i misteri della più importante banca pontificia.
Fabio Girelli porta il suo investigatore non convenzionale in libreria per la quarta volta, con un storia appassionante che mescola il poliziesco classico al ritmo sostenuto del thriller, lasciandosi ispirare dal folklore locale. Quasi una versione tutta piemontese del tipico Southern Gothic americano!