La protezione dei diritti umani. Le istituzioni nazionali indipendenti a confronto

Alla domanda “Dove hanno inizio i diritti universali?”, Eleanor Roosevelt rispondeva “Nei piccoli luoghi vicino casa”.

A partire da quest’idea, Christopher Hein in La protezione dei diritti umani. Le istituzioni nazionali indipendenti a confronto, edito da Pola Luiss, ricostruisce il quadro completo dell’evoluzione internazionale della promozione e protezione dei diritti umani. Ma non solo. Guarda infatti alla questione come dovrebbero guardare le istituzioni nazionali e teorizza la necessità per l’Italia di avere un organo proprio indipendente che si occupi solo ed esclusivamente di tutelare i diritti fondamentali dell’individuo.

Perché è così essenziale costruire a livello nazionale una trincea a difesa dei diritti umani? Perché non basta che questi vengano tutelati dalle Corti europee e internazionali? La risposta è intuibile. Per evitare che il cattivo funzionamento interno costringa l’abusato a dover ricorrere ogni volta a strumenti di giustizia sovranazionali non solo dispendiosi e non rispettosi del criterio di efficienza ed economicità, ma anche estranei al contesto culturale e sociale del luogo nel quale essi vivono.

Avere degli ordinamenti interni funzionali in tal senso, in grado di accogliere e analizzare le richieste delle vittime conformemente al diritto internazionale, ma allo stesso tempo con un’identità propria, costituirebbe una fortezza ancora più solida contro le intollerabili violazioni dei diritti fondamentali dell’essere umano. Inoltre, un’istituzione nazionale indipendente per la protezione e promozione dei diritti umani nel nostro Paese realizzerebbe e darebbe forza a una cultura dell’inclusione e della diversità di cui abbiamo assolutamente bisogno in un mondo sempre più interconnesso.

Uno studio che dà valore a una tematica troppe volte ingiustamente relegata ai margini, eppure fortemente centrale.

Che questo dibattito sia l’inizio da cui partire per la costruzione di una dimensione interna attenta ai bisogni dell’altro come parte integrante del proprio progetto di crescita ed evoluzione.