L’eredità di Gurdjieff. I racconti di Nasreddin a suo nipote

“Nella vita è necessario che l’uomo trovi una persona alla quale egli possa trasmettere tutte le cose imparate che ha accumulato. Quando trova tale ricettacolo allora può morire”.

G.I. Gurdjieff

Pubblicato da Edizioni Mediterranee, L’eredità di Gurdjieff. I racconti di Nasreddin a suo nipote è una raccolta di racconti spirituali, in cui Fabio Guidi dà voce in modo assolutamente autentico ai ricordi del nonno, David Guidi.

La raccolta di racconti è il frutto delle annotazioni da parte di Fabio di quanto il nonno gli aveva raccontato della sua vita prima di morire e delle lettere e dei diari da lui lasciati e ritrovati rovistando tra le sue carte dopo la sua morte.

È un libro in cui viene descritta l’eredità che l’imponente figura di George Ivanovitch Gurdjieff, il celebre filosofo armeno con cui David iniziò la sua avventura spirituale a Parigi, ci ha voluto lasciare, in una forma volutamente non teorica, ma pratica, calata nell’esistenza concreta dell’individuo.

Nella seconda parte del racconto viene, invece, lasciato spazio alla narrazione degli insegnamenti di Pir Amjad, un maestro armeno che conferì al nonno dell’autore il nome simbolico di Nasreddin, nome che egli volle mantenere gelosamente fino alla morte.

Perché? E cosa significa Nasreddin?
Nasreddin è stato un filosofo e saggio sufi, nato in Turchia e morto nel XIII secolo. Moltissime tradizioni culturali lo descrivono come un maestro carismatico, incarnazione dell’archetipo universale dell’antieroe ricco di ambivalenze e contraddizioni.

Nel corso dei secoli sono state a lui attribuite centinaia di storielle ed episodi che lo vedono come cercatore della verità, in grado di mettere in discussione le ferme convinzioni degli uomini che spesso servono solo a rassicurarli nella loro precarietà esistenziale. Così, nella tradizione sufi, Nasreddin indica colui che trascende le convenzioni del pensiero e dell’azione, l’uomo saggio che cerca di risvegliare le coscienze.

In questo soprannome, afferma l’autore, “forse è racchiuso lo spirito autentico dell’insegnamento di Gurdjieff”, è per questo che David Guidi ci era così affezionato.

E proprio all’insegnamento di Gurdjieff, infatti, si ispira David, che quando dall’Iran torna in Italia e assiste al trionfo della crisi dell’era postmoderna, raduna attorno a sé un gruppo di studenti provenienti da ogni parte del mondo per diffondere il messaggio del filosofo armeno.

Consigliato a tutti gli amanti di Franco Battiato, che da Gurdjieff ha tratto preziosi insegnamenti e a lui si è ispirato per la scrittura di molti suoi testi.