L’immortale

di Rachele Cassoli

Chiudete gli occhi e lasciate correre la fantasia. Immaginate una bambina dai lunghi capelli neri sciolti al vento; immaginatela seduta a una finestra lunga e stretta, al primo piano di una casa lunga e stretta, in una via altrettanto lunga e stretta di una città che ha visto spesso il suo nome cambiare: da San Pietroburgo è diventata Pietrogrado, poi Leningrado e infine, molto più tardi, di nuovo San Pietroburgo. Questo è l’inizio de L’immortale di Catherynne M. Valente, edito da Fazi Editore.

La bambina si chiama Marja, la sua casa non è più sua, ma è condivisa tra dodici famiglie perché ora appartiene al Popolo, perché “nessun bel tetto come quello dovrebbe essere tenuto sotto un solo egoistico patronimico”; anche lei appartiene al Popolo, per questo indossa sempre la sua sciarpa rossa, l’unico oggetto veramente suo, da non condividere con nessuno; quel semplice indumento la identifica nel comitato dei giovani lavoratori: fa parte degli onesti, è figlia della rivoluzione.

Ma Marja custodisce un oscuro segreto: lei sa da dove provengono i mariti. Lei sa come le sorelle hanno trovato il giusto partito per loro, dalla sua finestra ha visto tutto: un piviere, un’averla e una cornacchia, a turno, caddero da un ramo di un albero nel suo giardino, trasformandosi come per magia nei pretendenti che chiesero la mano alle sue tre sorelle; ora manca solo lei, ma il suo momento sembra non arrivare mai.

È appena scesa la sera, quando il futuro coniuge della giovane bussa alla sua porta: è Koščej l’Immortale, zar della Vita. Nel regno incantato del sovrano, Marja troverà sfarzo, bellezza e magia, ma sarà costretta a dimostrare alla diffidente Baba Jaga di essere degna dell’amore del marito, affrontando una serie di estenuanti prove.

Una storia intensa, in bilico tra la vita e la morte, tra amore e potere, tra antichi ricordi e magia oscura, che trova la sua originalità nella trama tipica dei romanzi fantasy, ma dall’ambientazione storicamente accurata della Rivoluzione Russa: la quotidianità si mescola con un mondo magico e folkloristico, come già ci aveva insegnato Bulgakov nel suo Il maestro e Margherita.

Questo romanzo dalla trama articolata, ci permette di affacciarci alla necessità del mutamento a cui la vita ci sottopone, partendo proprio dalla protagonista che, da ingenua bambina vissuta all’oscuro dell’esistenza della magia, si trasforma in una donna esigente, intraprendente ed eroica, allo stesso tempo cortese e crudele, giovane e adulta, piena di forza vitale, ma stanca di essa.

Catherynne M. Valente nasce a Seattle, ma cresce tra le distese di granoturco della California; dopo aver frequentato le università di San Diego e di Edimburgo, Catherynne si trasferisce nel Maine. I suoi libri spaziano dal fantasy ai romanzi per ragazzi. L’autrice è stata finalista di diversi premi dalla valenza internazionale, tra cui l’Hugo Award e il World Fantasy Award.