Non ce n’è. Scriva un romanzo di 400 pagine o un racconto di nemmeno 10.000 battute, Arturo Pérez-Reverte resta ineguagliabile, per energia, per potenza narrativa, per gusto dell’avventura, per capacità di inchiodare il lettore, per amara e profonda solidarietà con gli sconfitti, anche quando stanno dalla parte “sbagliata”.
Prendete Occhi azzurri, appena uscito da Solferino Libri. Racconta in neanche cinquanta pagine la spaventosa “Noche Triste”, la notte del 30 giugno 1520 in cui, dopo l’ennesima strage per mano dei conquistadores, gli aztechi si sollevarono contro gli spagnoli. E ne fecero a loro volta strage, mentre questi cercavano di mettersi in salvo in una disordinata, caotica fuga da Tenochtitlán sotto la pioggia battente, oberati dalle corazze e dall’oro trafugato.
Si salveranno in pochi, la gran parte morirà combattendo o affogata nel lago che circondava la città. Molti, i più sfortunati, catturati vivi, verranno trascinati in cima ai templi e sacrificati, il cuore estirpato dal petto.
Per raccontare quella notte, in un racconto affilato come il coltello di ossidiana di un sacerdote azteco, Pérez-Reverte sceglie di affidarsi agli occhi, alle orecchie e al cuore pulsante di rabbia e terrore di un soldato di Cortés. Uno dei tanti approdati sulle coste del Messico in cerca di oro e riscatto, in fuga dalla miseria nera, dall’oppressione e dallo sfruttamento ciechi di una Spagna matrigna. Un poveraccio, un assassino, uno sfruttato, un depredatore, uno stupratore, un contadino senza nulla al mondo trasformato in soldato, temprato dalle battaglie e forgiato assieme alla sua spada da mille combattimenti… e qui ci fermiamo. Nessuna indiscrezione deve rovinare il piacere della lettura.
Diciamo solo che il racconto è tradotto, benissimo, dal più consentaneo dei traduttori, cioè, va da sé, Bruno Arpaia, il quale firma anche una dotta e utile introduzione. E diciamo anche che il volume è completato da altri tre scritti di Arturo Pérez-Reverte: una recensione all’edizione nelle collezioni della Real Academia Española de La conquista del Messico di Bernal Díaz Castillo, meravigliosa e dolente cronaca coeva ai fatti; e due commoventi ed equanimi riflessioni su chi erano i soldati di Cortés e degli altri conquistadores, sul carattere, la storia, le motivazioni che spingevano “quei magnifici bestioni, duri e crudeli come la terra che li ha partoriti, incapaci di avere verso il mondo la compassione che il mondo non ha avuto nei loro confronti” a imbarcarsi per spiagge sconosciute e ostili, verso una fortuna discutibile e una morte quasi certa.
Se state partendo per le vacanze, fate una deviazione verso la libreria più vicina, fermate la macchina carica di figli e valigie, mettete gli stop e precipitatevi a comprare Occhi azzurri. Ci ringrazierete.
Occhi azzurri
Arturo Perez-Reverte
SOLFERINO
VAI AL LIBRO- Genere:
- Romanzo storico
- Listino:
- € 10.00
- Collana:
- Data Uscita:
- 05/08/2021
- Pagine:
- 80
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788828206965