Indietro

Pioggia sottile

Luis Landero

copertina pioggia sottile

di Luca Bonifacio

In Francia la chiamano “crachin”. È una pioggia fissa, piatta, immobile, fastidiosa. E già il suono della parola rende l’idea dell’infelice traduzione. In spagna invece la chiamano “lluvia fina”. Oltre a suonare meglio, dà il titolo al romanzo di Luis Landero edito da Fazi Editore: Pioggia sottile.

Il titolo è già emblematico del modo in cui la prosa di Landero penetra nelle vite e nelle storie altrui. Una prosa che potremmo anche definire bagnata, nel senso che svela la carica offensiva delle storie, la pesantezza delle parole, lo spessore dei silenzi. In altre parole, sostituisce al fanatismo della verità la necessità di portarsi un segreto in tomba. Perché non c’è nessuno che non l’abbia fatto, tende a precisare il narratore.

Pioggia sottile è allora un racconto che si svolge solo nel flusso di conversazioni telefoniche: l’unico modo, a volte, per raccontare ciò che non può essere detto di persona, o meglio ciò che non può proprio essere detto.

Il non detto e gli imprecisi racconti viziati dal rancore diventano così la base di una storia familiare. Una storia dov’è impossibile capire chi menta, chi dimentichi, chi mistifichi, e dove la finzione di ciò che si racconta si ingrossa senza controllo come acqua di un torrente, facendo della vita una grande menzogna.

Ma Pioggia sottile è anche un racconto incalzante sui ruoli invertiti di una famiglia. Su chi è costretto a fare l’adulto di casa, e su chi non avrà mai il diritto, la capacità, o la necessità di esserlo.

Un racconto che ruota attorno alla «consumata figura di una madre», una vedova sopravvissuta fuori dal tempo, e all’organizzazione di una semplice festa per i suoi ottant’anni, ma dalla quale si percepisce subito l’aria rarefatta di qualsiasi gruppo che porta il nome di “famiglia”.

Con la scrittura di Landero si percepisce così lo scontro inevitabile fra il leggero fluire di una vicenda privata e il veloce torrente del destino. Lo scontro fra modi diversi, a volte incompatibili, di vedere il mondo: «tipo Led Zeppelin contro Kant», come ci dice la protagonista.

Una protagonista che ha vissuto solo nell’ascolto delle vite altrui e all’oscuro della felicità. “Buscando la felicidad, con el miedo que no exista”, come dice quella scritta che impregna la parete di una stazione del metrò. E che non ha bisogno di traduzioni, questa volta.

Pioggia sottile

Landero Luis
FAZI EDITORE
VAI AL LIBRO
Genere:
Listino:
€ 18.50
Collana:
Data Uscita:
07/02/2023
Pagine:
0
Lingua:
EAN:
9791259670472