Un radicato luogo comune vede nei Balcani un nucleo oscuro della storia europea, il tormentato spartiacque tra occidente e Islam, faglia etnica, religiosa e storica sottoposta a continue e drammatiche tensioni, terra di stragi rievocate e vendicate a secoli di distanza. Dimenticando magari che Sarajevo non fu solo l’incrocio di vie dove il Secolo Breve ha deciso il suo travagliato avvio con i colpi di Gavrilo Princip all’arciduca Francesco Ferdinando, ma anche la città in cui musulmani e cattolici, ortodossi ed ebrei convissero in pace per secoli, dando vita a una cultura unica. Andrew Baruch Wachtel fa di questo assunto la base di indagine di questa sua Storia dei Balcani (Controluce), in cui ribalta in positivo gran parte di quei luoghi comuni e ridefinisce lo spazio balcanico ripercorrendone la storia dalla preistoria al secolo scorso. Un’arcata millenaria caratterizzata da prestiti unici e stratificazioni, in cui alcune tra le più grandi civiltà del mondo si sono sovrapposte dando vita a una regione complessa e straordinariamente ricca.